La resistenza è possibile? Se si: dove?

La resistenza è possibile? Se si: dove?

Era quasi un anno fa.
Mi hanno fatto una domanda
«la resistenza e i suoi luoghi»
mi sono trovata con parole, immagini, situazioni
poi le parole da subito si sono fatte voce
attraverso chilometri, spazi e vibrazioni
varie strade, tanti volti, un solo un cammino.
il giglio di mare è fiore la cui forza è evocata già dal nome di origine greca,
Pancrazio, da pan (tutto) e krátos (forza). Il suo bulbo un tempo era considerato
depositario di poteri speciali e medici, oggi velenoso. In africa lo chiamano “pas
d’onion”, lo si trova nel deserto, ma non va mangiato.
cresce sulle dune di sabbia, il seme è trasportato dalle falene, oppure dalle onde
del mare.

La resistenza comincia così, dentro un battito, dentro un giglio, sotto un ciglio, tra
l’aridità della sabbia e l’umidità del mare.

La resistenza comincia da dentro di sé, mentre si irradia col mare, col vento, nella
terra, nell’aria, nel vento.

Mi hanno fatto una domanda
Mi sono trovata con parole al vento
Seminate da falene notturne
Irradiate da voci plurali, note sussurrate, gong e campane.

Il ring è pronto.

Suona il tempo, iniziano le riprese.
Anche qui, sono tre.

Sarà un caso?

 

 

Grazie a tutte le voci e tutte le mani dietro a questi suoni, immagini, parole, idee.

Un particolare grazie a Irene, Titti e Paola, per avere pensato di dare voce a
queste parole in situazione.

Audio:
Versione Inglese: Meghan McNealy:
Versione Italiana: le amicu di Xm24
Versione Francese: DemiLune Represent, de Montreuil à Brest, en passant par
l’ailleurs. Band d’ailleuristes.
Montaggio: Fungo AKA Digiuno

Testo: Maddalena Gretel Cammelli
Disegno: Joe1