ZAPRUDER 45: “HACK THE SYSTEM”
ore 16.00 Palco Grande
È in distribuzione il quarantacinquesimo numero del quadrimestrale «Zapruder. Storie in movimento. Rivista di storia della conflittualità sociale», reperibile nelle principali librerie in Italia e all’estero (a Barcellona presso la libreria italiana Le Nuvole).
Lo Zoom è dedicato al tema: HACK THE SYSTEM
La storia dell’hacking come lo conosciamo oggi ha origine negli anni ottanta e nei fenomeni controculturali che li attraversarono: di questa esperienza abbiamo tentato in questo numero di offrire una delle prime forme di narrazione corale disponibili nel contesto italiano (e non).
Partiti con l’intenzione di affrontare la storia dell’hacking in una prospettiva globale, è diventata per noi dominante l’idea di affrontare la nascita e l’evoluzione dell’hacktivism, cioè del nesso delle pratiche hacker con l’attivismo e la militanza politica. Questo perché abbiamo preferito concentrarci su un percorso profondamente politico e peculiare del contesto italiano: nonostante la consapevolezza della non neutralità della tecnica, i movimenti italiani infatti riflettono da almeno tre decenni sull’uso sociale delle tecnologie digitali, dimostrando un particolare interesse per i nuovi media e per il loro uso ai fini di una comunicazione e una (contro)informazione libere e indipendenti. Nella costruzione del numero abbiamo seguito le reti dei protagonisti dell’hacking italiano e ci siamo avvicinati a coloro che, prima di noi, si erano interessati di queste storie. La linea di demarcazione tra gli uni e gli altri si è rivelata labile: per questo ci è impossibile distinguere con certezza quanto ci sia di emico (proveniente dall’interno) e quanto di etico (frutto di interpretazione) in questo numero.
Hack the System è una monade, da qualsiasi spiraglio lo si osservi restituisce il tutto.
SOMMARIO
EDITORIALE
Ilenia Rossini e Ivan Severi, Prove tecniche di trasmissione. Mediattivismo e “paranoia”
ZOOM
Rinaldo Mattera, Al largo dei bastioni di Orione. Cyberpunk e controcultura hacker
Alessio Di Marco, Tommaso Frangioni e Mario Venturella, Hackari e smanettoni. Geografie dell’hacktivism italiano
Maxigas e Autistici/Inventati, Circuiti di hacking. Manutenzione e riparazioni
Oriana Persico e Salvatore Iaconesi, Marta Cecconi, Arianna Magrini, Tommaso Cappelletti, The Electric Oytser Motel
LE IMMAGINI
Jacopo Anderlini, Hackit 98
Franco “Bifo” Berardi, [ epidemiC ]. L’insolvenza semiotica
SCHEGGE
Alice Corte con la consulenza tecnica di boyska, 404: file not found. Il caso di indymedia Italia
Diego Cavallotti, «La pantera siamo noi». Movimento studentesco e mediattivismo
Sebastiano Usai, «Hacking for People». Cybermilitanti e sinistra rivoluzionaria turca
Damiano Garofalo, Odio universale. La tecnologia come sistema di controllo in Black Mirror
LUOGHI
Marie-Christine Bureau e Michel Lallement, Forker alla Myne. L’esperienza di un bio-hackerspace
ALTRE NARRAZIONI
Marco Philopat, Hackerando «Decoder»
VOCI
Stefano Sansavini, «Ciò che voglio a chi voglio». L’esperienza di sTRANOnETWORK (a cura di Ilenia Rossini)
AvANa, Avvisi ai naviganti (@forteprenestino.net) (a cura di Federico Mazzini)
Ippolita, Giocare per de-programmarsi e riconquistarsi
INTERVENTI
Stefania Milan, Infrastrutture antagoniste e autorganizzazione mediatica
RECENSIONI
Maurizio “Graffio” Mazzoneschi (Ippolita, Tecnologie del dominio. Lessico minimo di autodifesa digitale); Ivan Severi (Rinaldo Mattera, Grillodrome. Dall’Italia videocratica all’impero del clic)